1. Smalto: etimologia e significato

Per quanto ne sappiamo, nel mondo antico non esisteva un termine specifico per designare lo smalto e distinguerlo da altri materiali simili per funzione, estetica o metodo applicativo. Questo è dovuto sia alla relativa novità della tecnica per gli Antichi, sia all’uso piuttosto generico di un unico termine per designare qualsiasi sostanza brillante che potesse essere incastonata o fusa su metallo e ceramica e che non sia una pietra preziosa. Sembra infatti che lo stesso termine fosse usato nell’antichità per indicare l’ambra (ritenuto un “vetro naturale”), le paste vitree e lo smalto: ne troviamo testimonianza nell’ebraico veterotestamentario hashmal (Ezechiele 1,4), nel greco elektron (usato nell’Iliade di Omero per indicare i decori colorati sullo scudo di Achille) e nel latino electrum (usato dai Latini per tradurre hashmal e elektron). Proprio per questo motivo è ancora più difficile tracciare con precisione la storia antica dello smalto in assenza di prove archeologiche (fonte: N. Dawson, Enamels, Londra, 1906; H. H. Cunynghame, European Enamels. 1906).

Il termine electrum è rimasto in uso fino al tardo Medioevo, quando le parole smaltum ed emallum (e varianti simili) hanno iniziato ad essere usate specificamente per questo materiale. Si ritiene con relativa certezza che questi vocaboli, da cui hanno origine i diversi nomi dello smalto in Europa (francese émail, tedesco Email o Schmelz, inglese enamel, spagnolo esmalte, russo эмаль…), derivano a loro volta dalla parola gotica smaltjan che significa “fondere”. Sono pochi, invece, gli studiosi che supportano l’origine della parola smaltum dal greco smagdos, usata in greco bizantino per indicare gli oggetti smaltati.

Lo smalto porcellanato viene definito specificamente come un cristallo simile al vetro che, opportunamente addizionato con coloranti, viene macinato e fuso ad alta temperatura sul metallo (500-900°C) per formare un legame stabile e permanente attraverso una serie di reazioni chimico-fisiche. Nato originariamente solo per funzioni estetiche (cioè per decorare e dar colore ai metalli preziosi come oro, argento, bronzo e rame), oggi lo smalto è usato e apprezzato anche per le sue funzioni protettive che hanno consentito a molti oggetti smaltati di preservarsi nei secoli fino ai nostri giorni.